Basilica di San Zeno

La storia/History
Quando Zeno morì, nel 380, venne sepolto in un cimitero lungo la via Gallica. Re Teodorico fece costruire una chiesa sulla tomba del santo. La prima chiesa venne distrutta nel 9° secolo e fu ricostruita subito per volontà del vescovo e di Re Pepino. Questa nuova chiesa fu distrutta nuovamente dagli Ungari nel 10° secolo. Durante la ricostruzione della basilica il corpo di Zeno venne portato nella chiesa di Santa Maria Matricolare. Il 21 maggio 921 il corpo venne portato nella parte più bassa della chiesa, ovvero la cripta, dov’è tuttora. La traslazione del corpo venne accompagnata da una solenne cerimonia, alla presenza del re, del vescovo di Verona e dei vescovi di Cremona e Salisburgo. La chiesa attuale in stile romanico venne costruita nel 10° secolo. Fu poi danneggiata durante il terremoto del 1117; ingrandita nel 1138 e finita nel 1398.
When San Zeno died, in the 380, was buried in a cemetery along the way Gallica. King Teodorico built a church on the tomb of the saint. The first church was destroyed in the 9th century and it was rebuilt immediately by will of King Pepino. This new church was destroyed again from Ungari in the 10th centuary. During the reconstruction of the Basilica, the body of Zeno was take in the church of Santa Maria Matricolare. The 21 May 921 the corp was taken in the lower part of the church, the crypt, where he is still. The translation of the corp was accompanied from a solemn ceremony, before the king, before the bishop of Verona and before bishops of Cremona and Salisburgo. The current Romanesque church was build in the 10th century. It was damaged during the earthquake of 1117; expanded in the 1138 and finished in the 1398.
Perimetro e Simmetria:Utilizzando delle figure piane possiamo ricavare il perimetro della facciata della chiesa. Più specificamente disegnando tre rettangoli, due triangoli rettangoli e un triangolo equilatero. Al centro della facciata possiamo notare il Rosone, facilmente ricostruibile con un cerchio:
Osservando la facciata esterna della basilica, noteremo che dividendola con una linea retta immaginaria verticale posta esattamente al centro, otterremo due parti completamente uguali, ma “rispecchiate” tra loro. Diremo quindi che la figura in oggetto è simmetrica rispetto a questa retta, chiamata asse di simmetria.
Progetto realizzato da Davide Fanotto